Gli interventi sono volti a stimolare uno stato emotivo positivo, per contrastare depressione e chiusura in sé stessi. Il ritiro sociale, così come stati depressivi, sono molto frequenti nelle persone che sono costrette a rinunciare alla propria autonomia e indipendenza.
(Questo è valido per tutte le età).
Se poi, si aggiungono anche le problematiche legate alle demenze senili, il quadro diventa ancora più critico, specialmente alle età più sensibili.
È importante dunque, mirare al miglioramento dell’umore e aumentare le opportunità di condivisione, creando occasioni di coinvolgimento in nuove attività.
È essenziale così, aumentare le relazioni sociali: con il personale della struttura, fra tutti gli utenti, coinvolgendo, quando è possibile, anche amici e famigliari.
Il Centro d’Incontro Insieme un progetto per combattere la Demenza
L’attività di Pet Therapy può essere progettata in modo da stimolare specifiche abilità: l’uso delle mani, abilità motorie e il linguaggio verbale. (leggi anche Animali e Salute)
L’azione deve essere mirata e calibrata sulle specifiche esigenze e difficoltà delle persone di tutte le età, coinvolte, ecco perché è importante una precisa analisi preliminare, necessaria e indispensabile per l’attenta progettazione dell’intervento assistito con gli animali.
Cosa faccio io
Con Gaetano il mio pastore tedesco a pelo lungo che ha compiuto 4 anni il 15 di agosto del 2018 lavoro nei centri diurni i cui ospiti hanno disturbi cognitivi (demenze, ictus, stati depressivi e ansiosi).
Siamo coinvolti nell’ampio progetto del Centro d’incontro Insieme promosso e ideato dall’associazione Gruppo Sostegno Alzheimer di Fidenza, un progetto meraviglioso volto alle persone affette da Demenza di Alzheimer e ai loro famigliari. Sono coinvolte diverse figure professionali, e, tra le tante attività ci siamo io Gaetano con la Pet Therapy.
Le ricerche scientifiche su Pet Therapy e Terza Età
Sono tante le ricerche che dimostrano la correlazione tra benessere Pet Therapy e Terza Età.
Berry et al. 2012 hanno condotto uno studio specifico riguardo gli effetti dell’interazione cane-anziani, identificando uno specifico etogramma ( cioè, l’insieme dei comportamenti propri di una specie animale) di interazioni cane-anziano, volto a valutare l’efficacia dei cani nel migliorare l’umore di questi soggetti, catalizzando le interazioni sociali, e nel ridurre lo stato di apatia che li caratterizza.
Hanno somministrato la Geratric Depression Scale (scala di depressione geriatrica) per valutare le variazioni di umore nei soggetti, mente i livelli di cortisolo sono stati misurati nella saliva per valutare l’attivazione psicofisica.
Risultati di questa ricerca scientifica
I risultati di questo studio mostrano senza ombra di dubbio, l’aumento di atteggiamento positivo, così come l’aumento delle interazioni spontanee con i cani come conseguenza del programma IAA (Interventi Assistiti con gli Animali, in questo caso Pet Therapy e Terza Età)
Sia gli interventi di IAA terapeutici che quelli specificamente a scopo ludico-ricreativo hanno tutti mostrato la capacità dell’interazione anziano-cane di ridurre comportamenti maladattivi.
I risultati finali indicano infatti, che gli IAA con i cani, possono diminuire lo stato apatico di pazienti che vivono in una residenza sanitaria assistita, e le valutazioni fisiologiche, avvalorano tale dato, indicando un aumento di livelli di cortisolo conseguenti alle sedute.
Tale aumento è stato correlato con un’attivazione psicosomatica generale, cosa che ha un effetto molto positivo in pazienti geriatrici altrimenti caratterizzati da apatia e ipotonia.
Ricerche scientifiche
Qui vi cito alcuni studi scientifici (perché la letteratura è molto vasta), che hanno dimostrato che l’interazione con i cani si associa ad una varietà di vantaggi fisici, psicologici e sociali.
- Freiedmann E., Son H. (2009) The Umano-Companion Animal Bond: How Humans Benefict, in “veterinaru Clincs of North America: Snall Animal Practice;
- Banks, Willoughby, Banks 2012 Developing Effective Animal-assisted Inteervetion Programs involving Visiting Dogs for Instuionalized Geriatric Patients: A pilot Study, in “Psychogeriatrics”
- Per una disamina esaustiva dei risultati di queste ricerche: Animai terapeutici a cura di Francesca Cirulli Ed Carocci Faber