La vita di coppia nella convivenza forzata per coronavirus
Pandemia ha creato non pochi problemi alla convivenza di coppia.
Chiusi in casa per quarantena forzata causa emergenza coronavirus la coppia ha scoperto e, in molti casi, ha dovuto guardare in faccia alla qualità del proprio benessere di coppia.
Per molte coppie è stato come svegliarsi, aprire gli occhi a ciò che prima non si voleva vedere.
Se vuoi parlarne puoi farlo anche online.
- Cosa è successo alla coppia in convivenza forzata per coronavirus?
- Perché è più facile arrabbiarsi?
- Come sopravvivere al litigio: Check list di best practice
Cosa succede alla coppia in convivenza forzata per coronavirus?
L’essere umano ha bisogno dei suoi spazi, e quando si vede limitato nella sua libertà di spostamento ecco che arrivano come uragani le emozioni: frustrazione, angoscia, rabbia, tutte espressioni del malumore, dell’ansia e dello stress che questo difficile momento crea.
E la coppia non è immune da queste emozioni. Se in tempi normali, quelli antecedenti al coronavirus, i partner dopo una litigata, per calmarsi, potevano uscire di casa, ora le limitazioni imposte per gestire l’epidemia da coronavirus, non lo permette.
Ma perché è più facile arrabbiarsi?
Per diversi motivi.
Prima di tutto la convivenza forzata per coronavirus ha imposto nuove regole per la gestione della casa: fare la spesa, portare fuori la spazzatura, aiutare i figli a fare i compiti o affiancarli mentre seguono le lezioni on line, fare le pulizie. Questi compiti hanno richiesto nuove regole, chi lo fa?
Poi c’è il dilemma della noia, il tempo che fatica a passare. Per chi non è abituato a stare in casa le pareti domestiche possono essere paragonate a prigioni dorate, belle e comode sì, ma comunque sempre quelle. Quindi, come animali chiusi in gabbia, la frustrazione aumenta, pertanto basta un niente per scatenare un’esplosione di rabbia.
La convivenza forzata per coronavirus impedisce alla coppia di dedicarsi a quegli svaghi che servivano ad allentare le tensioni: l’uscita a cena con gli amici, l’aperitivo, fare insomma tutte quelle attività che permettano di eliminare o calmare i dissapori. Ora si è sempre insieme e da soli. E l’intolleranza ad ogni minima cosa aumenta, accendendo ulteriori micce che portano alla discussione.
Se prima la coppia poteva permettersi attraverso l’uscita di casa, di evitare il confronto/scontro, ora la convivenza forzata per coronavirus obbliga i partner ad affrontarsi, facendo così emergere tutti gli aspetti che la coppia ha sempre evitato con cura di parlare. Se in una coppia il dialogo è sempre stato carente è l’incapacità stessa al dialogo che causa la discussione.
Cosa può fare la coppia per sopravvivere alla convivenza forzata per coronavirus
Suggerisco una check list di buone pratiche che la coppia può seguire per affrontare meglio le emozioni che emergono in questo difficile momento.
Check list di best practice per la coppia
Prima della discussione
Quando gli animi sono calmi, i partner potrebbero accordarsi, dicendoselo, autorizzandosi, a dire l’uno all’altro, che quel comportamento ha dato fastidio, magari trovando un gesto o una parola che possa funzionare da segnale.
Accordarsi sul fatto che:
- È utile autorizzarsi a dirsi di essere arrabbiati o feriti.
- Accettare il fatto che, subito dopo lo sfogo, serve un po’ di tempo per far passare l’emozione, e che, parlare subito, quando le emozioni sono ancora calde, non serve a molto, quindi è meglio darsi uno stop, che potrebbe essere uscire dalla stanza e dedicare un po’ di tempo a sé stessi.
- Raggiunta la calma, ammettere il fatto che è importante parlare di cosa sia accaduto, perché e cosa ha fatto arrabbiare, e parlare insieme di ciò che questo confronto ha fatto emergere.
In questo modo, quel momento di rabbia, ha permesso alla coppia di affrontare in modo costruttivo un episodio. È come dire: distruggo il sassolino prima che si trasformi in macigno.
Durante la discussione
Grazie agli accordi presi prima, la coppia può sentirsi libera di esprimere il punto di vista ed emozioni. È anche naturale attaccarsi e contrattaccarsi durante un episodio di rabbia. Non è che possiamo sopprimere la rabbia che si prova in quel dato momento, ma ciò che aiuta è sapere cosa fare DOPO la discussione.
Dopo la discussione
Siccome la coppia ha creato il nuovo accordo, (cioè dopo la discussione, allontanarsi un attimo perché è sano), i partner possono ritirarsi, per calmarsi, e solo quando saranno calmi, sapranno che parlare di quanto è successo, permette davvero di ricucire la ferita causata dal litigio.
Sfogarsi fa molto bene, ed evita un’escalation pericolosa delle emozioni più violente. Se il partner che si arrabbia perché ferito da un comportamento del compagno, non si sente libero di dichiararlo, vivrà con maggiore frustrazione la situazione.
Il copione che avviene dopo è questo: uno urla, l’altro urla, allora il primo urla più forte, l’altro lo seguirà di conseguenza. Perché entrambi si sentono attaccati, e vivono gli ulteriori attacchi come una conferma della loro convinzione che il partner non li voglia né ascoltare né capire.
Imparare a discutere
Saper discutere in modo sano per la coppia è di vitale importanza. Certo, non è facile gestire la rabbia che esplode e intrappola in quel momento. Ma, la consapevolezza del sapere che, anche la discussione, può portare beneficio alla coppia, aiuta il benessere per i partner.
Come si fa a gestire il litigio:
- Accogliere lo sfogo, senza contro-attaccare. In questo modo si evita l’escalation pericolosa di cui parlavo prima. Lasciare poi calmare le acque.
- Ammettere l’emozione che si sta provando.
- Non dimenticare mai che nei momenti di rabbia le parole volano, e spesso si dicono parole per ferire l’altro.
- Finito lo sfogo darsi il tempo di calmarsi, cambiare stanza aiuta.
- Quando ci si è calmati parlare subito di quanto è successo, e trovare un nuovo accordo rispetto a ciò che ha creato lo scambio.
ATTENZIONE
La convivenza forzata per coronavirus può rivelare alla coppia, che in realtà, nella loro relazione, ci sono problemi profondi che, non ha mai voluto affrontare e quindi, svelare una realtà che da tempo, non ha mai voluto affrontare.
Come può aiutare la consulenza di coppia?
- A capire ed interpretare le emozioni (senso di colpa, ansia, paura delle conseguenze, rabbia) e le reazioni che ne derivano.
- Affrontare quegli argomenti spinosi che la convivenza forzata per corona virus ha fatto esplodere, aiutarla e sostenerla nella delicata fase di esplorazione della propria vita di coppia, per aprire la strada a nuove consapevolezze.
- Aiutando la coppia ad allenarsi all’apertura al dialogo franco e diretto.
- Confusione, paura, gelosia, rabbia, frustrazione emozioni importanti che vanno accolte, capite, grazie al sostegno della consulenza di coppia, puoi liberati da quel senso di oppressione che ti stringe lo stomaco.
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