Questo articolo lo dedico con molto entusiasmo a tutti i giovani che attraverso le loro domande stanno scoprendo la loro sessualità e stanno vivendo le prime esperienze sessuali.
Nelle loro domande ci sono paure che sono legate condizionamenti e convinzioni che costituiscono dei veri limiti per un vivere un rapporto sessuale nella sua piena completezza e soddisfazione.
Eccone alcune
- L’efficacia di un uomo come amante dipende dalla dimensione del suo pene: la dimensione del pene non condiziona la soddisfazione dell’atto sessuale, perché per la donna sono le variabili cognitive ed emotive a rendere l’atto sessuale soddisfacente.
- Eiaculazioni o masturbazioni tropo frequenti possono generare indebolimento dell’orgasmo, della libido o malattie mentali: è un’idea assolutamente infondata non esiste una soglia di frequenza, e non generano nessun tipo di problema fisico o mentale.
- L’orgasmo vaginale, al contrario di quello clitorideo, costituisce la forma più matura di orgasmo. È del tutto infondata, deriva da una superata concezione freudiana secondo cui lo stadio genitale della sessualità matura nella donna verrebbe raggiunta solo con l’orgasmo vaginale. Ora gli stessi sessuologi non concordano sulla distinzione di queste due forme di orgasmo. Inoltre, dato che il fine del rapporto sessuale è il piacere, non ha alcuna importanza la zona da cui esso viene trattato.
- Un rapporto sessuale riuscito deve comportare un orgasmo simultaneo nei partner: ciascun partner può avere l’orgasmo al suo momento e con le modalità di stimolazione preferite. Un orgasmo simultaneo può essere ricercato e provato come esperienza nuova e alternativa, ma non inseguito in modo ostinato per raggiungere l’illusione della perfezione.
- Se a volte, si è attratti da fantasie sessuali con persone, reali o immaginarie, dello stesso sesso si è omosessuali: questa idea ha condizionato in modo negativo molti adolescenti facendo insorgere in loro diversi problemi. Va chiarito che l’omosessualità non è un disturbo esprime il proprio orientamento sessuale.
- I rapporti sessuali dovrebbero essere evitati nell’ultimo trimestre di gravidanza e nelle sei settimane successive al parto: non è vero, bastano precauzioni per evitare un’eccessiva pressione sull’addome o le infezioni, una donna in buona salute, può godere dei rapporti sessuali fino a due settimane prima del parto, e può riprenderli appena la vagina ha smesso di sanguinare, e ogni ferita eventuale si è rimarginata.
- L’alcol è uno stimolante sessuale: l’alcol da un punto di vista farmacologico è una sostanza deattivante che, in una prima fase, agisce come disinibitore, e quindi può apparire come rimedio alla timidezza o altre inibizioni che ostacolano il contatto fisico. Tuttavia, successivamente, il suo effetto inibitorio si diffonde su tutto il sistema nervoso, intralciando la prestazione sessuale e, se assunto in grandi quantità, impedendo l’erezione nell’uomo e riducendo la possibilità di orgasmo nella donna.
- Esiste un periodo assolutamente sicuro per non correre rischi di gravidanza: non tutte le donne hanno un periodo di ovulazione costantemente regolare i calcoli in base a esso sono inattendibili.
- Il sesso orale fra uomo e donna è indice di tendenze omosessuali: le variazioni erotiche fra partner, purché desiderate da entrambi, aumentano il piacere e l’interesse. I rapporti orali sono considerati parte del repertorio eterosessuale e il fatto che tale tecnica sia diffusa fra gli omosessuali non significa alcuna tendenza omoerotica. Bisogna smettere di dare etichette all’espressività naturale della propria sessualità.
Se avete altre domande potete scrivermi. Sarò lieta di rispondere.
Patrizia Marzola
Psicologa Fidenza
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