40 anni single da sempre

40 anni single da sempre. E allora?
Perché non si abbattano i soliti stereotipi?

Gli stereotipi rappresentano le nostre paure?
Oddio, che fatica tornare single a 40 anni, e ora che succede?

Ecco alcuni stereotipi all’opera:

Ho 40 anni sola e senza figli, io sto bene ma la società mi fa sentire Bridget Joans!

Trovarsi soli a 40 anni, mi sconvolge perché io non sono mai stata sola (o solo)

La mia famiglia mi ripete che devo sposarmi perché ho già 40 anni

Mi sento solo. Come uscire dalla solitudine 40 anni?

40 anni single da sempre: l’uomo

Un racconto di un uomo:

“Un giorno mi sono svegliato di soprassalto, sudavo, tremavo, avevo il fiatone, un brutto sogno, nel quale una vocina mi ripeteva che oggi era il mio compleanno: compievo 40 anni. Mi sgridava, perché ancora ero single a 40 anni! In realtà non ho mai dato molta importanza a questo, perché mi piace essere spensierato, non avere responsabilità, poter pensare liberamente a me. Ma forse questa vocina si è insinuata perché in realtà, è il solito ritornello che sento dalle donne con le quali esco io, e che lascio, prima ancora che possano essere loro a lasciare me. Ed ora mi sento in preda all’ansia e all’insicurezza”.

Ecco questa è una delle tante storie che mi raccontano i 40enni single da sempre, come si definiscono loro, ma questo è il racconto della parte maschile.

Sta di fatto, e questo è un fatto! Che la società “perdona “l’uomo single, anzi ne fa un vanto. Infatti, è chiamato lo scapolo, se poi è appetibile è lo “scapolo d’oro”. Gli amici gli dicono: “Ei non ti sei fatto ancora accalappiare?” E via così, tutti epiteti positivi.
Anche se poi l’uomo single a 40 anni, può soffrire di solitudine, si sente davvero, ancora più solo, perché i suoi amici non lo capiscono, e confidarsi con loro è difficile, così si rinchiude ancora di più nella sua sofferenza fatta di solitudine. Ed è proprio qui che possono apparire i sintomi legati all’ansia, disturbi dell’umore, e stress.

40 anni single da sempre: la donna

Il racconto delle donne è ben diverso, e di solito suona in questo modo:

“Mi terrorizza sentirmi da sempre una single, e ora che ho 40 anni è ancora peggio.
A 40 anni mi trovo sola e senza figli. Ma non capisco cosa mi faccia stare più male: ciò che dice la gente o ciò che sento io. Hai visto il film Bridget Jones?  Il primo, quando lei è invitata a cena a casa di amici e sono tutti accoppiati, e, una di queste coppie aspetta un bambino, la guardano e le dicono, con faccia schifata : “-tic tac quando tocca a te-, il tuo orologio biologico passa”.
E le dicono anche che, una donna non può pensare solo alla sua carriera. Ma perché no? Perché invece all’uomo è concesso? Mi fanno una rabbia. Io mi sono sempre sentita libera e felice, con una equilibrata autostima, rispetto gli altri, ho sani principi, ma ora la società mi fa sentir sbagliata. Ho iniziato a soffrire di ansia. Io che adoro stare in mezzo alla gente e uscire, ora la rifiuto, preferisco stare in casa, perché so, che li, nessuno mi giudica. Mi sento veramente male. Ma è davvero così sbagliato essere single a 40 anni?  La società con le donne è davvero crudele, zitella è l‘aggettivo più carino che la società abbia saputo trovare! Frasi come: non hai figli, obbligano la donna a sentirsi ancora di più a disagio.”

40 anni single da sempre

Due racconti così uguali eppure così diversi.

Per l’uomo c’è una sofferenza vissuta in silenzio, che combatte con stereotipi sociali positivi, i quali lo vorrebbero vedere felice e scattante, quando in realtà, lui si sente solo e incompleto. Che vorrebbe trovare l’anima gemella, ma in questo mondo veloce, dove tutto è apparenza e i social la fanno da padrone, si sente perso e confuso. Tiene per se la sua timidezza e la sua sofferenza.

Per la donna la sofferenza è ampliata dallo stereotipo sociale, il quale la vorrebbe come una generatrice di figli, senza i quali, dovrebbe NON sentirsi felice, soddisfatta e realizzata. La sofferenza sta nella lotta tra il combattere la solitudine del sentirsi incompleta senza la sua metà, e il rimbalzo della società che la vuole far sentire sbagliata.

A dimostrazione di questo vi racconto un aneddoto personale, a cui io Patrizia, ho assistito. 

Ieri, mentre ero al bar a bere il mio caffè, un uomo, parlando con un altro uomo dice questa frase:  “ Io disprezzo quelle donne che hanno deciso di non avere figli e si prendono gli animali!”

Subito la mia reazione è stata di rabbia, ma poi mi sono messa a ridere, perché ho iniziato a riflettere sulla forza dei condizionamenti della società, e sui suoi stereotipi, poi non avevo niente da fare, così per curiosità ho ascoltato!

I due amici hanno continuato a parlare, e l’altro gli dice: “Ma tu che ne sai di come po’ essere la vita di una persona che non conosci? Perché sei così cattivo? Cosa ti fa essere così duro, odi le donne?” E l’amico gli risponde: “No, io non odio le donne, ma non le capisco. Non riesco a trovare una donna che sia come dico io, che faccia ciò che dico io”.E l’amico risponde: “Quindi tu non trovi una donna perché lei non sta esattamente ai tuoi desideri e ai tuoi comandi? E poi ti chiedi perché sei solo? Secondo me dovresti farti un esame di coscienza e capire che avere una compagna non significa avere una schiava, ma una persona con cui condividere, gli aspetti belli e meno belli della vita passata insieme.”

Poi ho smesso di ascoltare perchè il discorso volgeva sul personale e non volevo essere invadente. E me ne sono andata pensando a questo: “Quante persone si sentono sbagliate come single a 40 anni per colpa di stereotipi sociali o di credenze personali che hanno rispetto a come funziona una relazione di coppia?”

Come sentirsi bene con se stessi ed essere single a 40 anni

Il primo passo è avere un obiettivo:
– Voglio un compagno o compagna?

Poi chiedersi quali sono le proprie credenze o convinzioni rispetto al rapporto di coppia:
– cosa mi aspetto dalla coppia?
– quali sono i comportamenti che mi aspetto dal mio partner?
– la parola compromesso quale significato ha per me?
– credo nel dialogo?
– credo nella libertà individuale per il bene comune nella coppia?

Far pace con le esperienze di coppia andate male:
– Ho investito tanto in quel rapporto, e non è servito a niente

Abbattere la paura di soffrire ancora:
– E se poi soffro ancora?

Consapevolezza e autostima: le chiavi per superare la paura dei 40 anni single da sempre

Io sono convinta che, un sano atteggiamento mentale verso sé stessi è la vera ricetta per il benessere. Imparare a volersi bene, a riconoscere che ognuno di noi ha bisogni, desideri e aspettative, e che questi sono influenzati dalle nostre esperienze.

Spesso non abbiamo la consapevolezza di ciò che ci manca, perché abbiamo paura di riconoscere che sono la solitudine e la paura di soffrire che bloccano.

E spesso si da la colpa a tutti, tranne che a stessi. Essere consapevoli significa prima di tutto ascoltare se stessi rispetto ai propri desideri, bisogni ed aspettative.

Si arriva a sentirsi persi dentro la nebbia dell’indecisione, e questo accade perchè non si ha la forza o il coraggio di definire i propri obiettivi.

Spesso, le persone si ritrovano ad essere sole perchè, carenti nelle abilità sociali, non sanno più come entrare in contatto con gli altri. E quindi ci si isola, ma più ci si isola, più aumenta la paura dei 40 anni single da sempre.

Liberarsi dallo stato mentale della paura del single a 40 anni

Come si fa:

  1. Riparti da te stesso: cosa vuoi?
  2. Cosa ti piace fare?
  3. Cosa ti attrae?

Le domande giuste portano ad altre riflessioni su te stesso, che a loro volta ti aiuteranno ad individuare i tuoi blocchi mentali ed emotivi;
che rinnoveranno la tua voglia di abbatterli, di vincerli (es. timidezza, ansia, paura di non saper fare conoscenze nuove….).

Le relazioni interpersonali possono sembrare complicate e difficili da gestire ma ci sono elementi, che fanno parte di te, o li puoi allenare, che ti aiutano a trovare ciò che cerchi, questi elementi sono:

  • Fiducia in te stesso (autostima)
  • La voglia di stare bene (benessere)
  • Abilità sociali (come entrare in relazione con gli altri in modo efficace)

Inizia ad ascoltarti davvero, e vedrai come la tau vita cambierà e allora sì, che vincerai la tua paura del single a 40 anni.

Non sai da dove partire? ti senti confuso? Parliamone insieme e trova la tua soluzione. 

Come posso esserti d’Aiuto?

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Chiamami tranquillamente (anche su WhatsApp o Skype)! Possiamo parlare assieme e capire, con calma e serenità, come posso esserti d’aiuto.

Se ti piace scrivere, scrivimi pure qui sotto. I tuoi racconti ed i tuoi dati sono tutelati dal segreto professionale. Solamente io leggerò i tuoi messaggi, le tue richieste, i tuoi dubbi.

Dai! prendi il coraggio a piene mani e scrivi.  Io aspetterò di leggere le tue parole!
 

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